
Tutti pensano a Leonardo come ad un grande ingegnere, inventore, pittore eccelso, ma pochi sanno che fu un appassionato di cucina, anzi che voleva dedicarsi solo a questo nella vita, ma vicende diverse lo distolsero!
La passione per la cucina risale alla sua infanzia, infatti la madre, in seconde nozze, sposò un pasticciere di Vinci. Nel 1469 va a bottega dal Verrocchio e per supplire allo scarso denaro che gli veniva dato Leonardo decise di andare a lavorare la sera alla Taverna delle Tre Lumache ( allora ubicata sul Ponte Vecchio). Successivamente fu destinato alla cucina. A questo punto accadde la rivolta degli avventori della taverna per i piatti presentati da Leonardo cuoco. Viene riportato nel Codex Romanoff : Minute porzioni di piccole squisite delicatezze accompagnate da minuscole deliziose formine intagliate nella polenta indurita, il tutto sistemato ad arte, erano i piatti presentati agli affamati avventori.
Davanti alla vivace protesta dei clienti della taverna fu costretto a fuggire per non essere linciato.
Egli in altre parole cominciò a privilegiare l’aspetto decorativo ed artistico dei piatti ma in effetti le quantità erano scarse.
E’ da questa esperienza che Leonardo progetto alcune macchine per alleviare le fatiche dei cuochi: il tritacarne, lavatrici, schiaccianoci, macinapepe, spiedini automatici, ventilatori per aerare la cucina cacciando i cattivi odori, un trita aglio, affetta-uova, un barbecue a legna ecc..
Nel 1478, allorchè la Locanda delle Tre Lumache andò completamente distrutta dal fuoco aprì, insieme al Botticelli, conosciuto a Bottega dal Verrocchio, la Locanda Le Tre Rane, che non ebbe fortuna proprio per la scarsità delle porzioni servite, anche se artistiche! Con il Botticelli realizzarono un Menù illustrato. A Leonardo è attribuita l’invenzione degli spaghetti(?) e della forchetta a tre punte per poterli mangiare. In realtà, inventò solo la macchina per tagliare le lasagne in striscioline che cotte in acqua bollente diventano spaghetti.
Nessuno, dopo il fallimento delle Tre Rane dette più lavoro a Firenze a Leonardo. Si trasferì così a Milano presso la Corte di Ludovico Il Moro, essendo stato raccomandato da Lorenzo Il Magnifico. Qui lavorò come Gran Maestro di Feste e Banchetti di Corte.
Notizia presa dal libro " Il Gusto della Storia" di Remo Bagnasco proprietario del Ristorante "Il Drago D'Appiano di Via Vittorio Emanuele, Piombino (LI)
Per l'intero repertorio di utensili: http://www.libreriauniversitaria.it/note-cucina-leonardo-vinci-routh/libro/9788888700441
Da "Ulisse"-trasmissione televisiva :http://www.youtube.com/watch?v=rCW0Zf_UsOQ
Stralcio della lettera di Leonardo al fattore della Tenuta di Fiesole (Toscana), nella quale si legge il disappunto per la cattiva qualità del vino speditogli a Milano: http://www.sommelierxpassione.eu/Leonardo%20da%20Vinci.htm
Abbinerei ad una visita a Vinci un BIANCO DELL'EMPOLESE D.O.C. con Carciofi fritti.....che ne dite? Postate un giudizio e magari una ricetta vostra!
"et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni"(Leonardo da Vinci)
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